Adiaŭ Pedro

Comunichiamo con dolore la scomparsa di Pedro Aguilar Solá. Di seguito il necrologio del Professor Fabrizio Pennacchietti:
La scomparsa di Pedro Aguilár Solá, per noi semplicemente e affettuosamente Pedro, avvenuta la sera di lunedì 14 giugno 2022 ha riempito di sgomento e di dolore tutti gli Esperantisti italiani, che ne ammiravano l’indiscussa autorità nel campo della didattica, pur avendolo raramente incontrato di persona.

Ma la notizia, ovviamente, ha colpito in modo particolare gli Esperantisti torinesi, giovani e anziani, di cui Pedro, per quasi 60 anni, è stato guida illuminata e riservata.

Pedro sapeva contemperare due opposte virtù: da una parte il garbo della battuta conviviale e della spontanea accoglienza e dall’altra un’innata autorevolezza, fatta di lucidità di giudizio e di visione. Queste due virtù ne hanno fatto contemporaneamente un amico e un maestro di varie generazioni di esperantisti.

Negli anni ’60 fu allievo del Professor Vassio e della scrittrice Clelia Conterno Guglielminetti.

Uomo mite e severo, Pedro era retto da una adamantina e incrollabile fiducia nella bontà della causa esperantista. Dell’iniziatore dell’esperanto, Ludovico Lazaro Zamenhof, Pedro aveva una sorta di amorevole venerazione. “Ludovico ti ricompenserà!” amava dire a chi si spendeva per l’esperanto.

La sua ammirazione e riconoscenza verso Zamenhof, in qualche modo avvertito come presente, si sposava con la sincera fede religiosa in un aldilà abitato dall’Amore in persona.

Del gruppo esperantista torinese Pedro è stato da sempre la colonna portante. I suoi consigli erano saggi e ben ragionati, perché, oltre al prestigio di cui godeva come traduttore simultaneo e come docente, aveva il dono dell’organizzazione efficiente.

Ci mancherà non solo Pedro, ma anche la sua amabile pronuncia dell’italiano, colorata delle cadenze dello spagnolo della sua patria, il Venezuela.

A Vittoria, la sua incantevole e adorata consorte, ai suoi figli e ai suoi nipoti l’accorata vicinanza di tutti i membri del Centro di Esperanto di Torino.

 

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