Comunicare con tutti è un diritto di tutti. Semplicemente.
Comunicare vuol dire capire quello che gli altri dicono, sperano, decidono… e far capire agli altri le nostre opinioni, speranze, decisioni. A livello locale, nazionale, continentale, planetario.
Lo strumento indispensabile per la comunicazione piena a vasto raggio, la lingua ausiliaria internazionale, dev’essere alla portata di tutti, non proprietà esclusiva di nazioni o gruppi privilegiati. Chiunque deve potersi impadronire di tale strumento, non solo chi ha tempo e denaro da investire in un lungo apprendimento.
E’ anche una questione di democrazia e di “ecologia linguistico-culturale”. L’imperialismo linguistico basato sul potere economico, politico o militare privilegia i più forti a danno dei più deboli, inquinando lingue e culture.
La lingua ausiliaria internazionale, neutrale e accessibile a tutti, esiste ormai da più di un secolo: è l’Esperanto, lingua pienamente evoluta, usata da milioni di persone in tutti i campi dell’attività umana.
Per indifferenza, pigrizia mentale, interessi di parte o per spirito di sudditanza nei confronti dei più forti, finora i responsabili della pubblica istruzione ed i mezzi di comunicazione hanno ignorato la diffusione dell’Esperanto e boicottato l’informazione al riguardo.
Invitiamo i lettori a superare quello sbarramento e scoprire un mondo diverso, probabilmente neppure immaginato.
CENTRO ESPERANTO DI TORINO