Il valore propedeutico dell’insegnamento dell’Esperanto
La diffusione dell’Esperanto nel mondo e i vantaggi pratici che dà la sua conoscenza sono facilmente verificabili anche solo con un giro su Internet.
Ormai ampiamente dimostrata, anche scientificamente (vedi http://it.wikipedia.org/wiki/Metodo_Paderborn), è la sua efficacia propedeutica per l’apprendimento delle lingue straniere.
Per lo studio delle altre discipline
Ma c’è un altro aspetto degno di attenzione, specialmente da parte del mondo della scuola: il valore propedeutico dell’ Esperanto anche per lo studio di molte discipline scolastiche e, fondamentalmente, per la maggiore padronanza e migliore uso della propria lingua nazionale.
Le lingue etniche ammettono solo la produzione di espressionhi consacrate dall’uso, senza particolare riguardo a criteri di logicità (la norma del “si dice così” e “non si dice cosà”). L’Esperanto, invece, prevede l’applicazione di regole grammaticali coscientemente stabilite, ispirate a leggi del pensiero che non ammettono alcuna eccezione o arbitrio. Su queste basi è nata una lingua ricca di affissi invariabili e smontabili, indicanti categorie logiche ben definite, il cui uso stimola grandemente la creatività linguistica, ovviamente entro i limiti imposti dalla reciproca comprensione. Ne deriva un grande effetto liberatorio e sicuro valore educativo.
Tre qualità fondamentali
La grammatica dell’Esperanto ha tre qualità fondamentali: semplicità, brevità e logicità.
Grazie alla sua semplicità, relativamente alle lingue nazionali, possono imparare l’Esperanto in poco tempo anche gli allievi meno dotati, i quali spesso hanno bisogno di riuscire bene anche solo in una materia perché si risvegli in loro l’interesse per le altre.
Se la semplicità dell’Esperanto ne facilita l’apprendimento, la brevità lo rende considerevolmente veloce; molto presto l’allievo può avere le prime esperienze dirette nell’uso pratico della lingua, con risultati stimolanti per la continuità dell’impegno. Avendo a disposizione una lingua veramente internazionale, l’allievo vede cadere le barriere linguistiche in qualunque latitudine; può iniziare a corrispondere con coetanei prima irraggiungibili, moltiplicando senza sforzo le nozioni di geografia, etnografia, linguistica, nonché sentimenti di fratellanza al più vasto raggio.
Infine, la ferrea logica dell’Esperanto abitua ad una rigorosa analisi della lingua materna. Con nessun’altra lingua lo studente può sperimentare meglio come, con una sufficiente conoscenza della grammatica, la costruzione delle frasi diventi una facile composizione di elementi noti.
Altri pilastri
Altro pilastro dell’Esperanto di sicuro valore didattico è la formazione delle parole, basata sui principi di necessità e di sufficienza.
La sufficienza richiede accuratezza e attenzione, con un coscienzioso apprendimento degli affissi e delle regole di composizione. I giovani allievi, naturalmente portati dalla loro età a chiedersi il perché delle cose, si sottopongono volentieri a questo piccolo sforzo aggiuntivo per acquisire la capacità di esprimersi in modo preciso.
Ancora più importante è il principio di necessità. Esso disabitua gli allievi dalla tendenza al pleonasmo, così diffusa tra di loro. Dopo avere assaporato la sinteticità dei composti lessicali dell’Esperanto lo studente abbandonerà gradualmente la prolissità e la pesantezza delle espressioni con cui alcune lingue enunciano lo stesso concetto.
L’internazionalità del lessico dell’Esperanto permette all’allievo di assimilare elementi già presenti nelle lingue più diffuse, stimolando e agevolando il successivo studio delle stesse.
Anche presa globalmente, la lingua internazionale presenta valori pedagogici meritevoli di attenzione. In una lingua in cui la tendenza a generalizzare non è inibita da alcuna eccezione ma, al contrario, è incoraggiata, l’utente prova un senso di libertà straordinario. Si sente liberato dalla camicia di forza costituita dai limiti imposti dall’“uso e non uso”, avendo a disposizione un patrimonio inesauribile di parole e strutture per esprimere, con assoluta chiarezza e precisione, ogni sfumatura del pensiero.
In conclusione, non è superfluo ricordare che il successo dell’Esperanto come strumento propedeutico, oltre che dalle sue qualità intrinseche, nasce dalla carica di valori positivi che esprime e dallo spirito che lo anima.
Pedro Aguilar Solá – Insegnante di lingue e interprete.